L’acrilammide negli alimenti ed il rischio cancerogeno per l’uomo

E’ organizzato per aprile 2019 un evento sull’acrilammide.

Cos’è l’acrilammide ? Perché è presente nei cibi ? Quali sono i rischi che corrono i consumatori consumando cibi contenenti acrilammide ? Cosa succede all’acrilammide una volta nell’organismo ? Esiste una “dose tollerabile” di acrilammide ? Quali cibi contribuiscono all’esposizione all’acrilammide ?

Riportiamo una breve sintesi sull’acrilammide oggetto dell’evento di febbraio 2019 organizzato da Ambiente e Sicurezza srl.

“le infografiche e le immagini pubblicate sono state tratte dall’approfondimento “Guida per i ristoratori” pubblicato in data 13/4/2018 da Alimenti&Salute“.

L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente nei prodotti alimentari amidacei durante la normale cottura ad alte temperature (frittura, cottura al forno e alla griglia e anche lavorazioni industriali a più di 120° con scarsa umidità). Si forma per lo più a partire da zuccheri e aminoacidi (principalmente un aminoacido chiamato asparagina) che sono naturalmente presenti in molti cibi. Il processo chimico che causa ciò è noto come “reazione di Maillard” e conferisce al cibo quel tipico aspetto di “abbrustolito” che lo rende più gustoso.

A giugno 2015 l’EFSA ha emanato un parere scientifico dopo aver condotto un’accurata valutazione dei rischi per la salute pubblica connessi all’acrilammide presente negli alimenti, e ha concluso quanto segue:

  • l’acrilammide presente negli alimenti potenzialmente aumenta il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età.
  • l’allarme riguarda tutti i consumatori, ma sono i bambini la fascia d’età più esposta, in base al peso corporeo.
  • i possibili effetti dell’acrilammide sul sistema nervoso, sullo sviluppo pre e postnatale e sul sistema riproduttivo maschile non sono ritenuti motivo di preoccupazione.
  • i più importanti gruppi di alimenti che contribuiscono all’esposizione all’acrilammide sono i prodotti fritti a base di patate, il caffè, i biscotti, i cracker, i diversi tipi di pane croccante e il pane morbido.
  • gli ingredienti, le condizioni di conservazione e di lavorazione (soprattutto la temperatura) influenzano grandemente la formazione di acrilammide negli alimenti.
  • la scelta del metodo di cottura può influire in maniera sostanziale sul livello di acrilammide al quale gli esseri umani vengono esposti tramite l’alimentazione.

Quali cibi contribuiscono all’esposizione all’acrilammide ?

 

I principali contributori variano a seconda dell’età dell’individuo:
Adulti: i prodotti fritti a base di patate (comprese patate fritte a bastoncino, crocchette e patate al forno) sono responsabili fino al 49% dell’esposizione media negli adulti, con caffè (34%) e pane morbido (23%) quali altre fonti alimentari più importanti per gli adulti, seguiti da “biscotti, cracker e pane croccante” nonché da “altri prodotti a base di patate”.
Bambini (bambini piccoli, altri bambini, adolescenti): i prodotti a base di patate fritte (tranne patatine e snack) sono responsabili fino al 51% dell’esposizione alimentare complessiva. Pane morbido, cereali da colazione, biscotti e altri prodotti a base di cereali o patate possono contribuire fino al 25%. Gli alimenti trasformati per bambini a base di cereali rappresentano fino al 14% dell’esposizione per i più piccoli, dolci e pasticceria fino al 15% per gli altri bambini e gli adolescenti, e patatine e snack l’11% per gli adolescenti.
Neonati: alimenti per bambini diversi da quelli trasformati a base di cereali“, “altri prodotti a base di patate” e “alimenti trasformati per bambini a base di cereali” (soprattutto fette biscottate e biscotti) contribuiscono rispettivamente fino al 60%, 48% e 30%.
Anche se alcune categorie di alimenti, per esempio, “patatine e snack” e “succedanei del caffè” contengono livelli relativamente elevati di acrilammide, il loro contributo complessivo all’esposizione alimentare è limitato se ci si attiene a una dieta normale/variata.

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EVENTO GRATUITO A NOVEMBRE “Come evitare le sanzioni in materia di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in Agricoltura”

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro a partire dal 01 luglio 2018 ha rivalutato gli importi delle sanzioni da applicare nel caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Quali sono i nuovi importi per le fattispecie sanzionatorie ?

Guarda lo schema riportato dal sito fiscoetasse.com.

Al fine di rendere edotte le aziende ed i datori di lavoro del mondo agricolo abbiamo organizzato NEL MESE DI NOVEMBRE 2018 un evento gratuito dal titolo “Come evitare le sanzioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro in Agricoltura” con la partecipazione di professionisti del settore che illustreranno le corrette modalità di applicazione delle norme.

Informazioni dettagliate sulla sede e l’organizzazione dell’evento – che si terrà ad Agrigento – saranno forniti agli interessati che potranno prenotarsi inviandoci una mail al seguente indirizzo: amministrazione@ambienteesicurezzasrl.com, con il riferimento all’evento, il numero ed i nominativi dei partecipanti.

PSR SICILIA MISURA 4.4.C

E’ organizzato il giorno 15 giugno 2018 un evento gratuito sul PSR, SOTTOMISURA 4.4C, Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali – Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità.

Saranno presenti amministratori e professionisti. Gli interessati potranno comunicare la loro partecipazione alla segreteria organizzativa, e-mail: amministrazione@ambienteesicurezzasrl.com