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Inail: indicazioni per il rischio biologico nelle attività agro-zootecniche

L’Inail pubblica un documento sul rischio biologico nelle attività agro-zootecniche. Le difficoltà nella rilevazione e nella prevenzione dei rischi biologici nel settore, le schede informative e le indicazioni della normativa.

Riguardo al settore agricolo i dati forniti dall’Inal hanno evidenziato come nei primi 10 mesi del 2021 siano aumentate le denunce degli infortuni sul lavoro (22.766, +1,4%), delle malattie professionali (7.541, +20,8%) e degli infortuni mortali (112, +19,1%).

Le cause che portano a questi dati e a questi incrementi sono molteplici. Ad esempio “le attività vengono svolte utilizzando macchine e attrezzature che in alcuni casi non possiedono i requisiti essenziali di sicurezza; gli ambienti e i processi lavorativi non sono facilmente standardizzabili; l’età media degli agricoltori è spesso elevata, in particolare in aziende a conduzione familiare, l’arruolamento, a volte irregolare, di manodopera poco formata ed addestrata”.

Un altro aspetto riguarda anche il tema dell’esposizione agli agenti biologici, non sempre sufficientemente considerato in ambito agricolo, anche se nel settore agro-zootecnico e forestale “sono diversi i fattori che possono favorire lo sviluppo e la diffusione di agenti biologici: il tipo di attività, il processo o la fase lavorativa, le materie prime utilizzate, il cattivo funzionamento e la manutenzione degli impianti di ventilazione, il microclima, le scarse condizioni igienico-ambientali, il contatto diretto e/o indiretto con fluidi biologici animali, la presenza ed il numero di occupanti”. E questi ultimi fattori di rischio “sono quelli che maggiormente favoriscono la trasmissione di microrganismi al lavoratore”.

A ricordare in questi termini i dati sugli infortuni e malattie professionali e a portare l’attenzione sul rischio biologico nel settore agro-zootecnico è un nuovo documento Inail, realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT), dal Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (DIMEILA) e da Inail Ascoli Piceno.

La nuova pubblicazione “Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche” – a cura di Casorri Laura, Chiominto Alessandra, Di Renzi Simona, Ficociello Barbara, Masciarelli Eva, Paba Emilia, Papacchini Maddalena, Tomao Paola – rappresenta un “utile strumento di informazione per la prevenzione del rischio biologico in specifiche attività lavorative svolte dagli operatori del settore agro-zootecnico e un agile supporto didattico per gli studenti delle facoltà di Agraria, Veterinaria, Biologia, Scienze Naturali, Scienze Forestali, ecc. e degli istituti agrari, affinché i futuri lavoratori del settore acquisiscano le competenze per lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative”.

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IL RISCHIO DI INCENDIO IN AGRICOLTURA

Sono diversi i fattori che rendono il settore agricolo un ambiente di lavoro con elevati indici infortunistici: “dalla gestione, a volte prevalentemente familiare, alla presenza di macchine e attrezzature obsolete fino alla mancanza di una reale consapevolezza dei fattori di rischio presenti”. E se la maggior parte degli infortuni gravi e mortali è legata, come ricordano anche i nostri articoli, all’uso di trattori agricoli e cadute dall’alto, non vanno trascurati i tanti infortuni “legati a problematiche imputabili al rischio di incendio ed esplosione o al tragico verificarsi di eventi di asfissia o intossicazione nei cosiddetti spazi confinati”.

A segnalare questi fattori di rischio in agricoltura e a fornire utili suggerimenti per la prevenzione è un nuovo risultato del progetto di collaborazione tra Inail (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici e la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione) e Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco che ha l’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro e implementare la necessaria cultura della sicurezza nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura.

Punto Sicuro si sofferma oggi sul documento “Rischio incendio ed esplosione in agricoltura. Prevenzione e procedure di emergenza”, un documento che riporta “sia indicazioni generali per l’individuazione delle possibili fonti di rischio di incendio ed esplosione e le relative misure di prevenzione e protezione, sia specifici focus tematici su specifiche problematiche quali quelle relative agli spazi confinati”. E la pubblicazione – si ricorda nella premessa del documento – “intende rappresentare anche un esempio di come la gestione della sicurezza richieda un approccio interdisciplinare in grado di includere ruoli, approcci e competenze diverse al fine di perseguire, in maniera sempre più efficace, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”.

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Scarica il documento Rischio Incendi Agricoltura per approfondire l’argomento.

Sicurezza delle macchine agricole, ecco i nuovi fondi Inail

Il bando Isi 2019 prevede finanziamenti per un totale complessivo di 40 milioni di euro per interventi sulla sicurezza del lavoro in agricoltura. Ecco quali macchine sono ammesse e che caratteristiche devono avere.

E’ stato pubblicato (G.U. 297 del 19/12/2019) l’Avviso pubblico Isi 2019 (analogo a quelli precedenti del 2017 e 2018) relativo ai possibili finanziamenti Inail (concessi in conto capitale con procedura valutativa a sportello) in favore delle imprese e previsti per la realizzazione di misure prevenzionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il bando si articola ulteriormente in Avvisi pubblici regionali e/o provinciali.

Il bando è finanziato con 40 milioni di euro e ciò nonostante la riduzione operata dal recente decreto fiscale (legge 157/2019 di conversione del dl. 124/2019). Le aziende interessate sono le micro e piccole imprese addette alla produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

I denari disponibili sono stanziati per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro purché tali mezzi siano caratterizzati da soluzioni innovative in grado di:

  • consentire l’abbattimento significativo delle emissioni inquinanti,
  • migliorare il rendimento e la sostenibilità,
  • favorire la riduzione del livello di rumorosità
  • favorire la riduzione del rischio infortunistico
  • favorire la riduzione del rischio dovuto dallo svolgimento di operazioni lavorative manuali.

Vai all’articolo di terra e vita del 10 gennaio 2020 per maggiori approfondimenti.

 

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CORSO DI FORMAZIONE PER CONDUTTORE TRATTORI AGRICOLI CINGOLATI E GOMMATI

IL CORSO E’ PREVISTO IL 24 E 25 MAGGIO 2019 A CAMMARATA (AG)

DEVONO FREQUENTARE IL CORSO

Tutti quanti utilizzano il trattore (anche occasionalmente e saltuariamente) devono frequentare il corso. Titolari, coadiuvanti famigliari, soci, dipendenti, lavoratori autonomi al fine di certificare le abilità e competenze nella conduzione. Sono obbligati anche i pensionati, collaboratori provenienti da altri settori lavorativi che guidano il trattore o collaborano con l’azienda agricola pur non facendone direttamente parte. Sono obbligati anche chi noleggia o prende a prestito un trattore.

Il riferimento normativo è l’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 pubblicato sulla G.U. del 12/03/2012 sulla formazione richiesta per l’abilitazione degli operatori all’uso delle attrezzature di cui all’art. 73 comma 5 del D. Lgs. 81/08.

F66 Scheda adesione corso Trattori cingolati+gommati

PSR SICILIA MISURA 4.4.C

E’ organizzato il giorno 15 giugno 2018 un evento gratuito sul PSR, SOTTOMISURA 4.4C, Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali – Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità.

Saranno presenti amministratori e professionisti. Gli interessati potranno comunicare la loro partecipazione alla segreteria organizzativa, e-mail: amministrazione@ambienteesicurezzasrl.com

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Macchine agricole: revisione, formazione e parco macchine

Macchine agricole: revisione, formazione e parco macchine

Un intervento si sofferma sul tema delle macchine agricole. Le scadenze della revisione, le novità sull’atteso decreto attuativo, l’abilitazione alla conduzione e le criticità relative al mercato delle macchine nuove e usate

Nei comparti dell’agricoltura e selvicoltura c’è un’alta incidenza di infortuni professionali correlati in particolare all’utilizzo delle attrezzature di lavoro. Specialmente trattori, ma anche attrezzature come motocoltivatori e motozappatrici, alberi cardanici, piattaforme elevabili, rotoimballatrici, …

Macchine agricole: revisione, formazione e parco macchine

Secondo i dati assunti dalla Commissione Agricoltura del Senato nella Risoluzione n. 449 del 13 maggio 2015 in Italia “si è stimata la presenza di 1.600.000 trattrici con età media di 20 anni:

– di questi circa 668.000 sprovvisti di strutture di protezione in caso di ribaltamento;

– di questi circa 1.240.000 sprovvisti di sistemi di ritenzione (cintura di sicurezza)”.

Inoltre si ritiene che a partire dal 2009 “di queste macchine circa 80.000 siano state oggetto di adeguamento per quanto riguarda l’installazione dei telai di protezione del posto di guida ed un numero maggiore sia stato oggetto di installazione della cintura di sicurezza”.

Articolo di Punto Sicuro